Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla corretta interpretazione dell’obbligo, previsto dall’articolo 4, commi 4 e 5, del d.l. 95/2012, di riversamento all’amministrazione di appartenenza, con riassegnazione al fondo per il finanziamento del trattamento economico accessorio, dei compensi assembleari erogati ai dipendenti pubblici nominati nei consigli di amministrazione delle società partecipate.
I magistrati contabili della Toscana, con la deliberazione 263/2014, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 29 dicembre, hanno evidenziato che anche a seguito delle modifiche apportate dal d.l. 90/2014, nulla è innovato in ordine all’obbligo di riversamento da parte dei dipendenti dei compensi corrisposti.
Tale norma, in ossequio al principio di onnicomprensività della retribuzione dei dipendenti pubblici, non ammette deroghe.