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Legge di stabilità 2015: pubblicata in G.U.


E’ stata pubblicata sulla G.U. n. 300 del 29 dicembre 2014 la legge 23 dicembre 2014, n. 190 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2015)”, in vigore dal 1° gennaio 2015.

Il testo è composto da un solo articolo con 735 commi.

Molte le novità in materia di contenimento della spesa di personale per gli enti locali, tra cui la proroga del blocco della contrattazione per tutto il 2015.

Regioni ed enti locali, per gli anni 2015 e 2016, dovranno destinare le risorse disponibili per le assunzioni a tempo indeterminato all’immissione in ruolo dei vincitori di concorsi collocati nelle proprie graduatorie e alla ricollocazione del personale soprannumerario delle Province e Città metropolitane.

In coerenza con tale disposizione e, fatti salvi il rispetto del patto di stabilità interno e gli equilibri di bilancio, le spese del personale così ricollocato non si calcolano ai fini del rispetto del limite di spesa previsto dall’articolo 1, comma 557, della legge 296/2006 (contenimento della spesa di personale rispetto al valore medio del triennio precedente).

E’ stata, inoltre, prorogata al 31 dicembre 2018 la disciplina sulla stabilizzazione dei precari della p.a. introdotta dal d.l. 101/2013, in base alla quale le amministrazioni possono bandire procedure concorsuali per assunzioni a tempo indeterminato con riserva di posti a favore di titolari di contratti a tempo determinato con caratteristiche di continuità.

Numerose le novità anche per gli organismi partecipati.

Viene previsto un processo di riorganizzazione e riduzione degli organismi partecipati da avviare a decorrere dal 1° gennaio 2015, in modo da ottenere la riduzione delle partecipazioni entro il 31 dicembre 2015.

Si segnala, a tal proposito, l’introduzione di un nuovo criterio consistente nella soppressione delle società che risultano composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti.

Si ricorda che gli altri criteri già previsti consistono:

• nell’eliminazione delle società e delle partecipazioni societarie non indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali (anche mediante liquidazione o cessione), o che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre partecipate o da enti pubblici strumentali (anche mediante fusione o internalizzazione delle funzioni):

• nell’aggregazione delle società di servizi pubblici locali di rilevanza economica;

• nel contenimento dei costi di funzionamento (anche mediante riorganizzazione interna delle società e riduzione delle remunerazioni degli organi).

Gli enti dovranno definire e approvare, entro il 31 marzo 2015, un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute con i dettagli su modalità, tempi di attuazione e risparmi previsti, da trasmettere alle sezione regionale della Corte dei Conti e pubblicare sul sito istituzionale.

Entro il 31 marzo 2016 dovrà essere predisposta una relazione sui risultati conseguiti.

La pubblicazione del piano e della relazione costituisce obbligo di pubblicità ai sensi del d.lgs. 33/2013.

Un approfondimento su queste e tutte le altre novità contenute nella legge di stabilità 2015 verrà pubblicato su UNIVERSOPA di Gennaio.

 


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