Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla corretta interpretazione della legge 56/2014 che prevede l’aumento del numero di consiglieri e del numero massimo di assessori, con particolare riferimento alle modalità di individuazione del limite di spesa di cui deve essere assicurata l’invarianza.
I magistrati contabili del Piemonte, con la deliberazione 273/2014, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 5 dicembre, hanno chiarito che al fine di determinare il limite unico di spesa in base al quale determinare l’invarianza l’Ente dovrà suddividere la spesa sostenuta in bilancio in relazione agli amministratori uscenti per il numero di costoro (in modo da ottenere la spesa sostenuta pro capite) e poi moltiplicare questa spesa pro capite per il numero di amministratori originariamente previsti dall’articolo 16, comma 17, del d.l. 138/2011.
La somma così ottenuta costituisce il limite unico (d’invarianza della spesa), entro il quale dovrà essere mantenuta la spesa collegata alla nuova composizione degli organi politico-amministrativi come prevista dalla legge 56/2014, anche se inferire rispetto all’importo base del D.M. 119/2000.
Infine, per la spesa massima per i viaggi o le missioni da non superare per garantire l’invarianza della spesa l’importo è possibile considerare il parametro dato dalla spesa relativa all’esercizio finanziario precedente alle elezioni amministrative.