La legge 114/2014, di conversione del d.l. 90/2014, ha novellato l’articolo 11 del decreto trasparenza, estendendo l’applicabilità dei vincoli propri delle p.a. anche agli organismi partecipati, recependo l’interpretazione sostenuta dalla Funzione Pubblica con la Circolare 1/2014.
L’originaria versione della norma prevedeva l’assoggettamento al decreto 33/2013 per gli enti di cui all’articolo 1, comma 2 del d.lgs. 165/2001.
La novellata disposizione stabilisce l’assoggettamento “agli enti di diritto pubblico non territoriali nazionali, regionali o locali, comunque denominati, istituiti, vigilati, finanziati dalla pubblica amministrazione che conferisce l’incarico, ovvero i cui amministratori siano da questa nominati”.
Relativamente alle società partecipate, la norma ha previsto che trovino applicazione “limitatamente all’attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o dell’Unione europea”:
• per gli enti di diritto privato in controllo pubblico, ossia le società e gli altri enti di diritto privato che esercitano funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici, sottoposti a controllo ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile da parte di pubbliche amministrazioni, oppure agli enti nei quali siano riconosciuti alle pubbliche amministrazioni, anche in assenza di una partecipazione azionaria, poteri di nomina dei vertici o dei componenti degli organi le disposizione del d.lgs. 33/2013;
• per le società partecipate in via minoritaria dalle p.a. trovano applicazione le disposizioni dell’articolo 1, commi da 15 a 33, della legge 190/2012.
Queste e le altre novità introdotte dalla legge 114/2014, di interesse per enti locali e società partecipate saranno oggetto di approfondimento nel numero speciale di UNIVERSO PA in pubblicazione nel mese di settembre.
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