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Privacy: vietata l’affissione in bacheca delle motivazioni di assenza dal lavoro


Il datore di lavoro non deve comunicare al personale il motivo dell’assenza dei dipendenti.

E’ questo il principio affermato dal Garante privacy con il provvedimento 341/2014, pubblicato nella newsletter del 27 agosto 2014, con il quale ha vietato a una società di trasporto pubblico locale di mettere a disposizione dei dipendenti i turni di lavoro con le motivazioni delle assenze dei colleghi.

Il Garante è intervenuto a seguito della segnalazione prevenuta da parte di un sindacato, il quale aveva denunciato il fatto che nelle bacheche aziendali e nell’intranet aziendale, comparivano, accanto ai turni dei dipendenti, le sigle riportanti le cause di assenza (es. “MA” per “malattia”, “PAD” per “permesso assistenza disabili”, “PS” per “permesso sindacale”).

Anche la legenda esplicativa era a disposizione di tutto il personale all’interno dell’azienda.

La società riteneva giustificato il proprio comportamento finalizzato a ottimizzare l’organizzazione del servizio ed evitare contestazioni dei dipendenti sulle sostituzioni

L’Autorità ha ritenuto illecita tale divulgazione di dati personali, in alcuni casi anche sensibili, perché effettuata in violazione del principio di pertinenza e non eccedenza del Codice.

Al fine di garantire una corretta gestione dei turni di lavoro sarebbe stato sufficiente fornire agli autisti la semplice informazione dell’assenza dei colleghi e delle necessarie sostituzioni, omettendo le motivazioni.

Accertata l’illiceità del trattamento dei dati da parte della società, il Garante ha vietato l’ulteriore comunicazione delle ragioni delle assenze dal servizio contenuti nelle tabelle dei turni ed ha prescritto alla stessa di adottare entro trenta giorni opportune misure volte a conformare il trattamento dei dati personali alla disciplina di protezione dei dati personali prevista dal Codice privacy e dalle Linee guida sul trattamento dei dati personali dei lavoratori privati.

 


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