In un appalto di servizi suddivisi in autonomi lotti, deve esclusa per indeterminatezza dell’offerta la ditta che ha presentato un’unica offerta tecnica priva di alcuna specifica indicazione delle risorse e dei mezzi utilizzati per lo svolgimento dei singoli lotti.
Questo il principio espresso dal Tar Lazio, Roma, con la sentenza n. 9068 del 18 agosto 2014, con cui è stato chiarito che una generica offerta tecnica, senza alcuna specifica indicazione delle risorse e dei mezzi previsti per lo svolgimento delle singole parti del servizio viola il principio di determinatezza dell’offerta.
Nel caso di specie, i giudici amministrativi hanno contestato l’illegittimità dell’operato della commissione di gara, la quale, anziché limitarsi a prendere atto della menzionata indeterminatezza dell’offerta, aveva proceduto ad una arbitraria suddivisione della generica offerta tecnica in tre offerte distinte.
Tale comportamento si pone in totale violazione del principio secondo cui la commissione non può manipolare, integrare o modificare le offerte dei concorrenti.