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Puglia, deliberazione n. 145 – Competenze delle amministrazioni provinciali


Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla corretta interpretazione della legge 56/2014 di riordino delle provincie, con particolare riferimento alle funzioni assegnate alle amministrazioni provinciali.

I magistrati contabili della Puglia, con la deliberazione 145/2014, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 7 agosto, hanno evidenziato che la legge 56/2014 demanda allo Stato ed alla Regione il compito di procedere all’individuazione “in modo puntuale” delle funzioni oggetto di riordino ed alle relative competenze.

In particolare la legge enuncia, al comma 85 dell’articolo 1, le funzioni fondamentali che devono essere attribuite alla titolarità delle province: si tratta di funzioni di programmazione, coordinamento e gestione di politiche e servizi di area vasta, tra cui, ad esempio, rientrano la “programmazione provinciale della rete scolastica” (lett c) e la “gestione dell’edilizia scolastica”(lett. e).

Entro l’8 luglio 2014, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, lo Stato e le regioni avrebbero dovuto individuare in modo puntuale, mediante accordo sancito nella Conferenza unificata, le funzioni oggetto del riordino e le relative competenze.

Il termine, da ritenersi meramente ordinatorio, non è stato rispettato.

Pertanto, finché le funzioni amministrative diverse da quelle indicate al comma 85 non saranno effettivamente trasferite  all’ente subentrante e questo non avrà cominciato ad esercitarle, entro il termine fissato dallo Stato o dalla Regione, secondo le rispettive competenze, la Provincia dovrà continuere la gestione dei rapporti in essere, mantenendo la titolarità dei beni e dei contratti.

In tal caso la gestione dovrà essere limitata a quanto disposto dall’articolo 163, comma 2, del Tuel, a cui l’articolo 1, comma 82, della legge 56/2014 espressamente rinvia.


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