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Campania, deliberazione n. 180 – Comuni non capoluogo e acquisti centralizzati


Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla corretta modalità di applicazione dell’articolo 33, comma 3 bis, del decreto legislativo 163/2006 (codice degli appalti).

In particolare, l’ente ha chiesto se, stante l’obbligo del ricorso ad un’unica centrale di committenza, la stessa centrale, qualora costituita mediante accordo convenzionale, ai sensi dell’articolo 30 del Tuel, possa comunque far riferimento al MEPA (mercato elettronico della pubblica amministrazione), gestito da Consip o ad altri mercati elettronici realizzati da altre centrali di committenza, istituite da altri enti pubblici territoriali o organismi di diritto pubblico, senza costituirne uno proprio.

I magistrati contabili della Campania, con la deliberazione 180/2014, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 14 luglio, hanno evidenziato che il comma 4 dell’articolo 9 del d.l. 66/2014 ha riformulato nuovamente la norma dell’articolo 33, comma 3 bis del codice dei contratti pubblici.

In particolare, è stato confermato l’obbligo di aggregazione per l’acquisizione di lavori, servizi e forniture, ma è stato modificato l’ambito soggettivo di applicazione (non più i comuni con popolazione inferiori a 5.000 abitanti, ma tutti i comuni non capoluogo di provincia), nonché gli strumenti a disposizione degli enti interessati.

Ne consegue che, a partire dal 1° luglio 2014, i Comuni non capoluogo di provincia dovranno procedere all’acquisizione di lavori, beni e servizi utilizzando una delle soluzioni prefigurate dalla disposizione, ovvero:

  • procedere nell’ambito delle unioni dei comuni, ove esistenti;
  • costituire un apposito accordo consortile tra comuni e avvalersi dei competenti uffici, anche delle provincie;
  • ricorrere ad un soggetto aggregatore;
  • ricorrere alla province (opzione introdotta in sede di conversione);

L’unica possibilità per i comuni di operare autonomamente è il ricorso alle convenzioni centralizzate e agli strumenti elettronici di acquisto messi a disposizione da Consip o da altro soggetto aggregatore di riferimento.


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