Un sindaco ha chiesto un parere in merito al criterio da utilizzare per la determinazione della indennità di funzione spettante al primo cittadino.
I magistrati contabili della Basilicata, con la deliberazione 92/2014, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 23 luglio, hanno ricordato che diversi interventi normativi hanno imposto il contenimento della spesa per le indennità spettanti agli amministratori degli enti locali (in particolare, art. 1, comma 54 legge 266/2005 e art. 5, comma 7 d.l. 78/2010).
Non essendo ancora stato emanato il decreto ministeriale previsto dall’articolo 5, comma 7, del d.l. 78/2010, l’intera materia concernente il meccanismo di determinazione degli emolumenti deve ritenersi regolata dal precedente D.M. 119/2000, con le riduzioni su di essi operate.
Ne consegue che, nelle more dell’adozione del nuovo decreto ministeriale, gli importi delle indennità di funzione sono oggi cristallizzati alla misura conseguente all’intervento riduttivo operato con l’articolo 1, comma 54, della legge 266/2005, fatte salve le sole ragioni di incremento legate alle dinamiche ammesse dal citato articolo 2, D.M. 119/2000 e dall’articolo 82, comma 8, lett. b), del Tuel.
In ogni caso, gli organi dell’Ente possono comunque decidere di ridurre ulteriormente gli importi così determinati.