Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla possibilità di incrementare da 18 a 32 ore settimanali l’orario di lavoro di alcuni dipendenti assunti con contratto a tempo parziale.
L’ente ha premesso di non aver rispettato il patto di stabilità interno per l’anno 2012, nonché la riduzione del rapporto fra spesa di personale e spesa corrente di cui all’articolo 1, comma 557, della legge 296/2006.
I magistrati contabili della Sicilia, con la deliberazione 10/2014 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 5 febbraio, hanno chiarito che il regime sanzionatorio conseguente al mancato rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno preclude la possibilità di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto.
Secondo i magistrati contabili tale divieto non è limitato alle sole ipotesi formalmente qualificabili quali nuove assunzioni, ma ricomprende, più in generale, tutti i casi in cui l’ente realizzi un incremento delle prestazioni lavorative in proprio favore con conseguente aumento delle relative spese.
Pertanto, l’ente non potrà procedere, oltreché a nuove assunzioni, anche all’incremento della prestazione oraria dei dipendenti assunti con contratto a tempo parziale.
Si ricorda che le problematiche inerenti la gestione del personale saranno approfondite nel ciclo di seminari
“D.L. 101/2013 e la gestione del Fondo Incentivante” in programma il 21 febbraio e 21 marzo 2014 a Firenze.