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Civit: approvate le linee guida per l’adozione dei codici di comportamento


La Civit con la delibera n. 75/2013 pubblicata sul sito il 7 novembre ha adottato le “Linee guida in materia di codici di comportamento delle pubbliche amministrazioni (art. 54, comma 5, d.lgs. n. 165/2001)” sostanzialmente confermando la bozza di delibera, precedentemente pubblicata nel mese di settembre 2013.

La Commissione definisce così criteri e modelli uniformi per singoli settori o tipologie di amministrazione, ai fini dell’adozione dei singoli codici di comportamento da parte di ciascuna amministrazione.

L’adozione del codice da parte di ciascun ente deve tenere conto, in via primaria, delle regole contenute nel d.p.r. 62/2013, “Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”, entrato in vigore il 19 giugno 2013 .

Tale regolamento rappresenta il codice di comportamento generalmente applicabile nel pubblico impiego privatizzato e, come tale, costituisce la base minima e indefettibile di ciascun codice di comportamento adottato dalle varie amministrazioni.

Pertanto, a prescindere dai contenuti specifici di ciascun codice, il d.p.r. 62/2013 trova applicazione direttamente e integralmente in ogni ente.

Stante il termine del 16 dicembre 2013 previsto per l’adozione dei codici da parte di ciascuna amministrazione (180 giorni dall’entrata in vigore del d.p.r. 62/2013), la Commissione ne auspica l’adozione entro il 31 dicembre 2013 e, comunque, in tempo per consentire l’idoneo collegamento con il Piano triennale per la prevenzione della corruzione.

Le linee guida costituiscono un primo documento che consente alle amministrazioni di procedere all’adozione dei singoli codici di comportamento.

In proposito, la Civit ha precisato che le amministrazioni che (sulla base di previsioni speciali) hanno già proceduto all’adozione di codici etici, manuali di comportamento o documenti similari, dovranno utilizzare le linee guida al fine della riformulazione e integrazione di tali testi.

Ciò in modo tale da tener conto delle esigenze sottese alla nuova disciplina dei codici di comportamento e legate alle finalità di prevenzione della corruzione.

 


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