Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla corretta interpretazione dell’art. 12 del d.l. 98/2011, che ha introdotto il divieto di acquisizione di beni immobili, in particolare sulla possibilità di procedere alle acquisizioni di immobili tramite procedura espropriativa.
I magistrati contabili delle Marche, con la deliberazione 66/2013, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo l’11 ottobre, hanno ricordato che la recente norma di interpretazione autentica dell’articolo 12, comma 1 quater, del d.l. 98/2011, ha escluso l’applicazione del divieto di acquisto, “alle procedure relative all’acquisto a titolo oneroso di immobili o terreni effettuate per pubblica utilità ai sensi del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, nonché alle permute a parità di prezzo e alle operazioni di acquisto programmate da delibere assunte prima del 31 dicembre 2012 dai competenti organi degli enti locali e che individuano con esattezza i compendi immobiliari oggetto delle operazioni e alle procedure relative a convenzioni urbanistiche previste dalle normative regionali e provinciali”.