L’Avcp ha inviato a Governo e Parlamento l’atto di segnalazione 4/2013, concernente “Redazione degli atti di pianificazione e riconoscimento dell’incentivo ex art. 92, comma 6, del d.lgs. 163/2006”.
Tale disposizione stabilisce al comma 6 che “Il trenta per cento della tariffa professionale relativa alla redazione di un atto di pianificazione comunque denominato è ripartito, con le modalità e i criteri previsti nel regolamento di cui al comma 5 tra i dipendenti dell’amministrazione aggiudicatrice che lo abbiano redatto”.
L’Autorità ha inviato tale nota affinché sia fatta definitivamente chiarezza in merito a quali atti di pianificazione possono essere oggetto di compensi incentivanti per i dipendenti degli enti.
Secondo l’Avcp l’incentivo ex art. 92, comma 6, del codice è applicabile anche in relazione alla pianificazione urbanistica intesa in senso lato, senza distinguere tra atti di pianificazione di natura generale o attuativa, essendo rimessa all’autonomia regolamentare dell’amministrazione interessata l’individuazione degli atti di pianificazione che possono dar luogo al riconoscimento del predetto compenso incentivante.
Di segno opposto l’interpretazione sostenuta dalla giurisprudenza contabile, secondo cui l’atto di pianificazione, comunque denominato, è da intendersi come limitato ai soli atti che abbiano ad oggetto la pianificazione collegata alla realizzazione di opere pubbliche, e non anche ad atti di pianificazione generale, quali possono essere la redazione del piano regolatore o di una variante generale.
Di conseguenza, stante il tenore letterale della norma, che non consente la chiara individuazione degli atti di pianificazione, e al fine di dirimere il contrasto interpretativo in materia, l’Avcp ha richiesto un intervento del legislatore, volto ad individuare in maniera chiara la tipologia di atti di pianificazione in relazione ai quali è possibile riconoscere l’incentivo in favore dei tecnici interni che li hanno redatti.
L’atto di segnalazione è consultabile sul sito dell’Autorità.