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CIVIT: bozza delle linee guida in materia di Codici di Comportamento della P.A.


La Civit ha pubblicato sul proprio sito la bozza di delibera che definisce “le Linee guida in materia di Codici di Comportamento della Pubbliche Amministrazioni” ai sensi dell’articolo 54, comma 5, del d.lgs. 165/2001.

La delibera, dopo aver ricordato che per l’adozione di tali codici è necessario tener conto, in via primaria delle regole contenute nel dpr. 62/2013 “Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”, fornisce, tra i vari aspetti, indicazioni circa la struttura dei codici delle diverse amministrazioni.

L’obiettivo secondo la Civit è garantire che le amministrazioni adottino codici che non si risolvano in una generica ripetizione dei contenuti del codice generale, favorendo la creazione di condizioni per la predisposizione di codici diversificati in funzione delle peculiarità di ciascuna amministrazione.

Per quanto riguarda la formulazione dei singoli obblighi, i codici dovranno tendenzialmente contenere:

a) una declinazione delle regole del codice generale nella singola amministrazione (articoli 4-14);

b) la definizione di ulteriori regole elaborate sulla base delle peculiarità della specifica amministrazione.

Per tale aspetto è necessario che le amministrazioni elaborino regole dettagliate relative, in primo luogo, al comportamento del personale dirigenziale e non addetto alle funzioni e agli uffici individuati, in linea con il piano nazionale anticorruzione e con il piano triennale per la prevenzione della corruzione adottato dalla singola amministrazione.

Inoltre, i codici dovranno tener conto delle funzioni di natura settoriale che caratterizzano le singole amministrazioni attraverso l’introduzione di specifiche regole aggiuntive, rispetto alla disciplina generale, strettamente collegate alle funzioni peculiari da esse effettuate.

A quest’ultimo fine la Commissione procederà alla consultazione delle amministrazioni interessate e alla costituzione di tavoli tecnici, con lo scopo di elaborare indirizzi e modelli mirati, che tengano conto delle specifiche caratteristiche di ciascuna p.a.

Per gli enti locali si ricorda, infine, che devono provvedere all’adozione dei propri codici di comportamento entro il 16/12/2013 (180 giorni dalla data di entrata in vigore del codice approvato con dpr. 62/2013).

 

 


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