Un ente ha presentato alcune richieste di chiarimenti relativi alle conseguenze sanzionatorie in caso di violazione del patto di stabilità oltre l’esercizio successivo a quello di riferimento.
In particolare l’ente ha chiesto se la sanzione vada applicata agli amministratori in carica nell’anno della violazione del patto o ai nuovi amministratori, eletti successivamente.
I magistrati contabili della Sicilia, con la deliberazione 28/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 29 luglio, hanno precisato che la sanzione per la violazione del patto riguarda gli amministratori in carica nell’anno in cui è avvenuta l’inottemperanza, nel caso in cui con le loro condotte abbiano contribuito alla violazione.
Diversamente, si configurerebbe una responsabilità oggettiva, ratione officii, che finirebbe per sanzionare persone diverse da quelle effettivamente responsabili, cui non potrebbe muoversi alcuna censura per accadimenti pregressi.