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Lombardia, deliberazione n. 248 – partenariato pubblico-privato o appalto?


Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla possibilità di procedere, tramite l’istituto della finanza di progetto o di altra formula di partenariato pubblico – privato, alla realizzazione di una nuova scuola primaria e, in particolare, sulla compatibilità di tali operazioni con le vigenti disposizioni in materia di patto di stabilità interno, nonché di indebitamento degli enti locali.

L’ente ha premesso che la remunerazione dell’operatore avverrebbe tramite la gestione di una struttura, che è diversa rispetto a quella che verrebbe realizzata. Inoltre, sarebbe prevista la cessione di un diritto di superficie sull’area su cui insisterebbe l’opificio necessario alla gestione dell’attività economica.

I magistrati contabili della Lombardia, con la deliberazione 248/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 12 luglio, hanno sollevato dubbi sull’applicabilità delle disciplina della partnership pubblico-privato, difettando il rischio d’impresa a carico del privato, “dal momento che la gestione di un’attività economica non risulterebbe imprescindibilmente connessa alla realizzazione dei favori, ma sarebbe il contenuto di una facoltà dominicale relativa a un bene concesso in proprietà”.

Secondo i giudici contabili, pertanto, sembrerebbe configurarsi un mero contratto di appalto.

Tuttavia, secondo i giudici amministrativi “può in astratto ritenersi che l’operazione come strutturata, e salva ogni considerazione afferente alla sua concreta realizzazione, non pare presentare elementi ostativi con riferimento alle vigenti normative in materia di finanza pubblica”.

 


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