Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla possibilità di procedere, nel 2013, all’emanazione del decreto di occupazione d’urgenza di alcune aree e al riconoscimento in favore dei proprietari della relativa indennità di occupazione.
L’ente ha premesso di avere approvato nel 2012 il progetto definitivo dell’opera con dichiarazione implicita di pubblica utilità [articolo 12, comma 1, lett. a) d.p.r. 327/2001], opera che è stata ammessa al finanziamento regionale.
Il procedimento è quindi entrato nella fase di emanazione del decreto di esproprio, che è diretto a produrre l’effetto traslativo e va emesso entro il termine di efficacia della dichiarazione di pubblica utilità (salvo diversa determinazione, cinque anni ai sensi dell’art. 13 comma 4, d.p.r. 327/2001).
I magistrati contabili del Piemonte, con la deliberazione n. 183/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo l’11 giugno, hanno chiarito che, con riferimento ai procedimenti espropriativi in corso, l’effetto del divieto di acquisto di immobili per il 2013, va valutato riguardo allo stadio cui questi sono giunti e agli effetti che i singoli atti procedimentali sono destinati a produrre.
Pertanto, nel caso di specie, dove il procedimento espropriativo per pubblica utilità è giunto a una fase avanzata, non solo in quanto entrato nella fase diretta alla costituzione dell’effetto traslativo, ma anche in quanto risulta completato il procedimento diretto all’acquisizione del relativo finanziamento da parte della regione, i magistrati contabili hanno chiarito “il trasferimento di proprietà dell’immobile in capo al Comune appare, quindi, strettamente consequenziale rispetto ad atti adottati e a scelte effettuate prima dell’entrata in vigore della norma in discorso”.
Sul punto si veda quanto sostenuto dalla Corte dei conti sez. contr. Puglia deliberazione 97/2013 e Toscana deliberazione 149/2013.