Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla possibilità di procedere alla proroga del consiglio di amministrazione della società, attualmente composto da tre membri, nelle more del riassetto societario, teso alla separazione tra attività strumentali e attività di gestione di servizi pubblici, in deroga a quanto stabilito dall’articolo 4, comma 5 del d.l. 95/2012.
I magistrati contabili della Lombardia, con la deliberazione n. 219/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 4 giugno, hanno chiarito che “il chiaro dettato normativo, che rinvia, quanto all’entrata in vigore, al primo rinnovo utile, rende impossibile la conferma nell’incarico degli amministratori, eventualmente non provvisti dei requisiti ai medesimi applicabili”.