Un sindaco ha posto una pluralità di quesiti concerni le modalità di gestione dei servizi socio-assistenziali.
L’ente ha chiesto, in particolare, se sia possibile utilizzare la forma associativa dell’azienda speciale consortile (consorzio art. 31 del TUEL) stante la previsione di cui all’articolo 14, comma 27 e ss., del d.l. 78/2010 che impone ai comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti o a 3.000 abitanti se appartenuti a comunità montane di esercitare le funzioni fondamentali in forma associata mediante unione o convenzione.
I magistrati contabili della Puglia, con la deliberazione n. 85/2013 pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 30 maggio, hanno evidenziato che le norme contenute nell’art. 14, comma 27 e ss. del d.l. 78/2010 e dell’articolo 9 del d.l. 95/2012 sono state impugnate dinanzi alla Corte Costituzionale in quanto la normativa statale sarebbe lesiva dell’autonomia organizzativa e finanziaria delle regioni e degli enti locali, nonché della competenza legislativa residuale delle regioni.
Pertanto, i magistrati contabili hanno rinviato l’esame del merito a dopo la decisione della Corte Costituzionale.