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Benessere organizzativo e trasparenza: i risultati devono essere pubblicati sul sito dell’ente


La Civit ha approvato i modelli dei questionari per l’indagine sul benessere organizzativo che ciascuna amministrazione deve realizzare e le cui risultanze dovranno essere pubblicate sul sito dell’ente, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 20 del d.lgs. 33/2013, in materia di trasparenza.

La Commissione ha predisposto alcuni questionari che potranno essere utilizzati dagli OIV per realizzare le indagini sul personale dipendente “volte a rilevare il livello di benessere organizzativo e il grado di condivisione del sistema di valutazione nonché la rilevazione della valutazione del proprio superiore gerarchico da parte del personale”, ai sensi dell’art. 14, comma 5, del d.lgs. 150/2009.

I risultati delle indagini sono strumentali all’attuazione del ciclo della performance, in quanto saranno utili alle amministrazioni per attivare azioni di miglioramento e, quindi, “assicurare elevati standard qualitativi ed economici del servizio tramite la valorizzazione dei risultati e della performance organizzativa ed individuale”, secondo quanto previsto dall’articolo 2 dello stesso Decreto Brunetta.

La Commissione ha evidenziato che sarebbe opportuno che le indagini coinvolgano il maggior numero di lavoratori, compresi collaboratori o soggetti con contratti di somministrazione.

L’indagine ha l’obiettivo di misurare il livello di benessere organizzativo, analizzando e tenendo conto di tutti i fattori che possono assumere rilievo a tali fini, pertanto, gli schemi forniti dalla Civit dovrebbero essere integrati dalle singole amministrazioni in relazione alle proprie peculiarità.

I risultati delle indagini sul personale dipendente contribuiranno a migliorare la conoscenza delle singole amministrazioni sulla base di dati che, insieme a quelli contenuti nelle sezioni “Trasparenza, valutazione e merito” presenti nei siti istituzionali, offriranno ai singoli cittadini informazioni puntuali e utili al perseguimento delle proprie finalità.

In una prospettiva aggregata, inoltre, i risultati dell’indagine, effettuata presso tutte le amministrazione, consentirebbe, per la prima volta, di analizzare il benessere organizzativo in modo sistematico nella p.a. e, pertanto, se rilasciati in formato open data, costituirebbero un patrimonio informativo importante a disposizione di quanti sono interessati a comprendere e a studiare le p.a.

L’indagine dovrà riguardare tre rilevazioni diverse: benessere organizzativo, grado di condivisione del sistema di valutazione e valutazione del proprio superiore gerarchico.

Per “benessere organizzativo” si intende lo stato di salute di un’organizzazione in riferimento alla qualità della vita, al grado di benessere fisico, psicologico e sociale della comunità lavorativa, finalizzato al miglioramento qualitativo e quantitativo dei propri risultati. L’indagine sul benessere organizzativo, in particolare, mira alla rilevazione e all’analisi degli scostamenti dagli standard normativi, organizzativi e sociali dell’ente, nonché della percezione da parte dei dipendenti del rispetto di detti standard.

Per “grado di condivisione del sistema di valutazione” si intende la misura della condivisione, da parte del personale dipendente, del sistema di misurazione e valutazione della performance approvato ed implementato nella propria organizzazione di riferimento.

Per “valutazione del superiore gerarchico” si intende la rilevazione della percezione del dipendente rispetto allo svolgimento, da parte del superiore gerarchico, delle funzioni direttive finalizzate alla gestione del personale e al miglioramento della performance.

Il superiore gerarchico deve essere individuato nel soggetto che assegna gli obiettivi e valuta le performance individuali.

Nello sviluppo dell’indagine sul personale dipendente dovranno essere rispettati i seguenti principi generali:

 anonimato della rilevazione;

 trasparenza dei risultati;

Le domande del questionario

Per ogni ambito di indagine, la Civit ha individuato un gruppo di domande, obbligatorie per tutte le amministrazioni, ritenute fondamentali per procedere ad una analisi sistematica del contesto entro cui si svolge l’attività lavorativa, nonché alla comparabilità dei risultati tra le diverse amministrazioni e tra i diversi comparti.

Ciascuna amministrazione potrà inserire ulteriori campi nella scheda anagrafica del questionario, per favorire l’individuazione di aree che richiedono azioni di miglioramento (ad es. potrebbe essere utile inserire la struttura organizzativa di appartenenza, prevedendo un’adeguata articolazione in funzione delle caratteristiche dell’ente).

L’indagine, una volta entrata a regime, dovrebbe essere svolta annualmente e in tempi tali da consentire la pubblicazione dei risultati nella Relazione sulla performance [ex art. 10, comma 1, lett. b), d.lgs. 150/2009].

Rendicontazione

Al termine della rilevazione, gli enti dovranno pubblicare i risultati dell’indagine nel proprio sito nel rispetto di quanto stabilito dall’articolo 20, comma 3 del Decreto sulla trasparenza (d.lgs. 33/2013), nella sezione “Amministrazione trasparente”.

I risultati, inoltre, dovranno essere inseriti nella relazione sulla performance.

 


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