Un sindaco ha chiesto un parere concernente i limiti alle assunzioni di personale.
In particolare l’ente, con popolazione compresa tra i 1000 e 5000 abitanti, soggetto al patto di stabilità dal 2013, ha chiesto quali siano le conseguenze della violazione dei limiti alla spesa del personale cui era soggetto fino al 2012, in quanto comune non tenuto al rispetto del patto di stabilità interno.
I magistrati contabili della Lombardia, con la deliberazione n. 16/2013, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 30 gennaio, hanno chiarito che la violazione nel 2012, dell’art. 1 comma 562 della legge 296/2006, dovuta all’estensione del patto a tutti i comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, determina conseguenze limitatamente agli atti da compiere e compiuti nel 2012, anno in cui si è verificato l’inadempimento, poiché è solo a quell’arco temporale che può riferirsi il restringimento della discrezionalità dell’ente in termini di politica assunzionale.
Pertanto, secondo i magistrati contabili, la violazione, nel 2012 non impedisce le assunzioni nel 2013, nei limiti della disciplina per il turn-over di cui all’art. 76, comma 7, del d.l. 78/2010.