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Marche, deliberazione n. 2 – Debito fuori bilancio


Un comune ha chiesto se sia possibile, in alternativa al riconoscimento del debito fuori bilancio, procedere ad una integrazione dell’impegno di spesa originariamente assunto.

I magistrati contabili delle Marche, con la deliberazione n. 2/2013, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 23 gennaio, hanno chiarito che non sono possibili procedure alternative al riconoscimento di debiti fuori bilancio in caso si verifichi uno scostamento tra impegno contabile assunto a tempo debito e somma definitiva da pagare ad operazione conclusa.

Secondo i magistrati contabili “la teoria che sostiene la possibilità, una volta accertata la copertura finanziaria, di integrazione dell’impegno di spesa originariamente assunto, in sede di liquidazione finale con “determina” del responsabile del servizio interessato, proponendo con ciò, la tesi delle cc.dd. “passività pregresse”, (spese regolarmente autorizzate che hanno dato luogo al manifestarsi nel tempo di un debito superiore all’impegno assunto) attribuisce un particolare rilievo al rapporto, di talché, in forza del vincolo costituitosi, la spesa nel suo complesso viene ritenuta integralmente autorizzata, anche se spesso determinabile con precisione solo successivamente, si basa su una interpretazione solo civilistica della fattispecie senza considerare le regole giuscontabilistiche che sono alla base del procedimento della spesa pubblica”.

 


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