Un Sindaco ha chiesto un parere in merito alla corretta interpretazione dell’articolo 6, commi 8, 9 e 12 del d.l. n. 78/2010.
In particolare, il Comune, dopo avere delineato la possibilità di svolgere un’articolata e variegata attività di promozione internazionale della città, finalizzata a favorirne lo sviluppo delle attività produttive e turistiche, ha posto i seguenti quesiti:
– se nella nozione di “relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità, spese di rappresentanza” rientri l’organizzazione di eventi e l’acquisizione di stand all’interno di fiere;
– se le spese per missioni all’estero degli amministratori, da svolgere sempre nell’ambito del suddetto programma, rientrino nel campo di applicazione del successivo comma 12, il quale prevede la riduzione di tale voce di spesa nel limite del 50% rispetto a quella sostenuta nel 2009;
I magistrati contabili della Puglia, con la deliberazione n. 53/2012, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo l’11 dicembre hanno chiarito che l’organizzazione di eventi risulta conforme con la nozione di convegno, nella quale possono farsi rientrare tutti gli eventi organizzati direttamente dall’Ente in riferimento ad attività istituzionali dello stesso.
La diversa attività di acquisizione di stand all’interno di fiere appare, invece, assimilabile più al concetto di mostra, che può riguardare anche le eventuali esposizioni pubbliche aventi finalità promozionale di opere o prodotti locali, non solo enogastronomici ma anche artigianali o commerciali/industriali, se ed in quanto legati alla storia e alle tradizioni di un dato territorio.
In merito al secondo quesito, la Corte dei Conti della Puglia ha precisato che le missioni all’estero degli amministratori (a prescindere dalla finalità ad esse sottesa) rientrano in ogni caso nel campo di applicazione del comma 12 dell’art. 6 del d.l. n. 78/2010, il quale prevede la riduzione di tale voce di spesa nel limite del 50% rispetto a quella sostenuta nel 2009.