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Dichiarazioni ex art. 38 D.Lgs. 163/2006 del procuratore speciale


La dichiarazione di cui all’articolo 38 del Codice dei Contratti, conformemente alle indicazioni della norma stessa, è richiesta unicamente con riferimento agli amministratori della azienda e non anche per gli ulteriori procuratori ad negotia, i quali pur muniti di rappresentanza (per gli atti di competenza), non sono qualificabili come amministratori.

Questo è quanto ha affermato il Consiglio di stato, con la sentenza n. 5758 del 14 novembre 2012, secondo cui l’obbligo di dichiarazione dei requisiti di partecipazione di cui all’art. 38 del d.lgs. 163/2006 (c.d. requisiti di moralità) non sussiste per gli “altri soggetti con poteri di rappresentanza” diversi da quelli espressamente richiamati dalla norma, in assenza di una esplicita prescrizione in tal senso nel disciplinare di gara.

Secondo i giudici amministrativi, infatti, non emergendo in alcun modo dalla formulazione della lex specialis l’onere, per i procuratori speciali, di rendere la dichiarazione ex art. 38, le disposizioni della norma vanno interpretate avendo riguardo al senso proprio delle espressioni usate, senza estensioni o sviluppi interpretativi del loro oggettivo contenuto.

 


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