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Siti P.A.: le linee guida ministeriali


di Giulia Rizza

Le norme del codice dell’amministrazione digitale conferiscono centrale importanza ai siti internet degli enti, cui l’utenza può rivolgersi per ottenere informazioni di carattere generale oppure per essere aggiornata sullo stato delle proprie pratiche, ma anche per fruire dei servizi che le amministrazioni rendono disponibili online.

I siti delle amministrazioni dovrebbero inoltre essere strumento di trasparenza, attraverso cui i cittadini possono conoscere il livello di efficienza e produttività degli uffici pubblici ed esprimere giudizi sulla qualità dei servizi.

Tuttavia, raramente le Amministrazioni hanno fatto del web un utile strumento di comunicazione col cittadino.

Il Ministero per la P.A. e l’innovazione ha ritenuto adottato le linee guida, tese a indirizzare le Amministrazioni nel percorso di adeguamenti dei propri siti internet.

Le linee guida si prefiggono l’obiettivo di suggerire criteri e strumenti di razionalizzazione dei contenuti dei siti delle P.A., al fine di ridurre quelli obsoleti e migliorare quelli attivi.

Destinatari delle Linee guida sono tutte le Amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2 del Dlgs. n. 165/01, tra cui quindi gli Enti Locali.

Al fine di individuare le diverse tipologie di intervento che le P.A. sono chiamate a realizzare nel processo di miglioramento della qualità dei servizi e delle informazioni disponibili online per i cittadini, ciascun Ente dovrà avviare una fase di raccolta delle informazioni critiche. Sulla base dei dati raccolti, dovrà essere effettuata una valutazione volta ad individuare e programmare la strategia da adottare, cui faranno seguito la messa in esercizio e la fase di gestione del sito.

Nella fase di gestione riveste particolare importanza la figura del responsabile della pubblicazione, che dovrà garantire una gestione coordinata sia dei contenuti e delle informazioni online, sia dei processi redazionali dell’Amministrazione.

Al responsabile spetterà la raccolta delle segnalazioni di un contenuto obsoleto, ovvero di non corrispondenza delle informazioni presenti sul sito con quelle contenute nei provvedimenti originali.

Dovrà essere individuato tra i dipendenti dell’Ente e, nel caso non sia espressamente nominato, la sua funzione sarà assunta dal vertice della struttura organizzativa.

Il nominativo del responsabile del procedimento di pubblicazione, completo di indirizzo e-mail, dovrà essere raggiungibile dalla barra di coda del sito, presente in tutte le pagine.

Il Ministero ha chiarito che i siti istituzionali devono essere di facile utilizzo e che le informazioni contenute siano di rapido accesso.

L’attività amministrativa deve infatti ispirarsi al principio di trasparenza, e pertanto è necessario garantire la massima circolazione possibile delle informazioni, sia all’interno del sistema amministrativo che verso il mondo esterno.

Nella realizzazione di un sito, quindi, l’Amministrazione deve privilegiare l’aspetto contenutistico, rispetto a quello grafico.

Per quanto attiene alla loro “usabilità”, le informazioni dovranno essere organizzate e strutturate in maniera da garantire la massima fruibilità.

A tal fine, è necessario uno stile di scrittura improntato alla chiarezza di linguaggio, affinché venga salvaguardato il diritto di ogni individuo ad accedere a tutte le fonti di informazione e ai servizi.

Particolare attenzione è stata posta al contenuto dei siti pubblici, con indicazioni che elencano minuziosamente le informazioni che le Amministrazioni sono obbligate a inserire nelle proprie pagine web. Gli Enti dovranno indicare una sintetica descrizione delle finalità, modalità e tempi di aggiornamento dei contenuti, eventuale periodo di validità del sito.

Un sito pubblico dovrà assicurare l’aggiornamento costante dei suoi contenuti, sulla base di criteri di validità del contenuto da pubblicare.

Il responsabile del procedimento di pubblicazione definirà le politiche di aggiornamento e sarà responsabile della loro pubblicazione.

Le Linee guida ministeriali raccomandano, poi,  alle P.A. l’adozione di metodi per la rilevazione e il confronto della qualità dei loro siti.

Misurare la qualità di una sito è infatti condizione fondamentale nel processo di razionalizzazione del web pubblico.

Come previsto dalla Direttiva n. 8/09, le linee guida dovranno essere aggiornate con cadenza almeno annuale e saranno corredate da un vademecum di approfondimento, in modo tale da fornire con continuità criteri guida sulle modalità di realizzazione e gestione dei siti pubblici, alla luce dei progressi tecnico-normativi in materia.

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