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La decurtazione cumulativa dei punti della patente per infrazioni diverse nel tempo viola le norme del Codice della strada


Tar Campania, sez. V, sentenza n. 17400/10
di Giulia Rizza

La comunicazione cumulativa di più decurtazioni collegate a violazioni diverse nel tempo determina una violazione della ratio sottesa al meccanismo della patente a punti.

La mancata prova dell’avvenuta comunicazione da parte dell’Amministrazione delle singole variazioni di punteggio, determina l’annullamento del provvedimento cumulativo.

Questa la decisione presa dal Tar Campania con la sentenza in commento, con la quale è stato accolto il ricorso presentato avverso il provvedimento di revisione della patente di guida per esaurimento dei punti, in quanto lesivo del diritto dell’automobilista di usufruire dei corsi per il recupero del punteggio tolto.

Alla ricorrente era infatti stato notificato dal Ministero delle Infrastrutture un provvedimento di revisione della patente di guida, con il quale le venivano comunicate più decurtazioni di punti patente, collegate a violazioni diverse avvenute nel tempo, tali da comportare l’esaurimento del punteggio di 20 punti.

L’interessata ha impugnato il provvedimento, sostenendo la violazione della disciplina ex art. 126 bis C.d.S., che ha introdotto il meccanismo della patente a punti.

Richiamando la giurisprudenza consolidata, la ricorrente ha infatti sostenuto che la patente a punti è stata introdotta per favorire l’educazione degli automobilisti alle norme del C.d.S., mediante un sistema di afflizione accessoria che può portare alla sospensione della patente di guida.

La progressiva decurtazione dei punti dovrebbe mirare a sensibilizzare il titolare della patente a non commettere ulteriori infrazioni e a frequentare gli appositi corsi volti al recupero dei punti persi.

Nel caso di specie, l’Amministrazione non ha dato prova dell’avvenuta comunicazione delle singole variazioni di punteggio, da cui deriva, secondo il Tar, l’illegittimità del provvedimento di decurtazione.

Il Tar ha chiarito che ad ogni violazione del C.d.S. debba seguire, nei tempi dettati dalla legge, specifica ed autonoma comunicazione al contravventore, in modo da consentire, a quest’ultimo, di riparare alla violazione commessa frequentando gli appositi corsi, alimentando così conoscenza e rispetto del C.d.S.

Il mancato rispetto di tale procedura determina l’illegittimità del provvedimento cumulativo di decurtazione emesso dall’Ente.

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