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Videosorveglianza: nuove regole per l’uso dei sistemi di videosorveglianza


Il Garante della privacy ha approvato una Deliberazione concernente “Provvedimento in materia di videosorveglianza”, pubblicato sulla G.U. n. 99/10.

Tale intervento si è reso necessario in quanto mancava ancora una legislazione specifica riguardante la tutela dei dati personali in relazione alla videosorveglianza.

Fino ad oggi infatti per la disciplina della videosorveglianza dovevano essere applicate le linee giuda approvate dal Garante nel provvedimento del 2004.

L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha quindi varato le nuove regole alle quali soggetti pubblici e privati dovranno conformarsi per installare telecamere e sistemi di videosorveglianza.

Il periodo per adeguarsi è stato fissato, a seconda degli adempimenti, da un minimo di sei mesi ad un massimo di un anno.

Il provvedimento generale, che sostituisce quello del 2004 e introduce importanti novità, si è reso necessario non solo alla luce dell’aumento massiccio di sistemi di videosorveglianza per diverse finalità (prevenzione, accertamento e repressione dei reati, sicurezza pubblica, tutela della proprietà privata, controllo stradale, etc.), ma anche in considerazione dei numerosi interventi legislativi adottati in materia.

Tra questi è necessario ricordare quelli più recenti che hanno attribuito ai sindaci e ai comuni specifiche competenze in materia di incolumità pubblica e di sicurezza urbana, così come le norme, anche regionali, che hanno incentivato l’uso di telecamere.

Il provvedimento tiene conto delle osservazioni formulate dal Ministero dell’interno e dall’Anci.

Principi generali

Informativa: i cittadini che transitano nelle aree sorvegliate dovranno essere informati con cartelli della presenza delle telecamere.

I cartelli dovranno essere visibili anche quando il sistema di videosorveglianza è attivo in orario notturno.

Nel caso in cui i sistemi di videosorveglianza, installati da soggetti pubblici e privati, siano collegati direttamente con le forze di polizia, sarà necessario apporre uno specifico cartello, sulla base del modello elaborato dal Garante.

Le telecamere installate, a fini di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, non dovranno essere segnalate, ma il Garante ha precisato che comunque sarà necessario l’utilizzo di cartelli che informino i cittadini.

Conservazione: le immagini registrate potranno essere conservate per un periodo limitato e fino ad un massimo di 24 ore, fatte salve speciali esigenze di ulteriore conservazione in relazione a indagini.

Per attività particolarmente rischiose è stato ammesso un tempo più ampio, che non potrà superare comunque la settimana.

Eventuali esigenze di allungamento dovranno essere sottoposte a verifica preliminare del Garante.

Sicurezza urbana: i Comuni che installano telecamere per fini di sicurezza urbana avranno  l’obbligo di segnalare con cartelli la presenza della videocamera, salvo che le attività di videosorveglianza siano riconducibili a quelle di tutela specifica della sicurezza pubblica, prevenzione, accertamento o repressione dei reati.

In tal caso, la conservazione dei dati non potrà superare i 7 giorni, fatte salve speciali esigenze.

Sistemi integrati: per i sistemi che collegano telecamere tra soggetti diversi, sia pubblici che privati, o che consentono la fornitura di servizi di videosorveglianza “in remoto” da parte di società specializzate (es. società di vigilanza, Internet providers) mediante collegamento telematico ad un unico centro, saranno obbligatorie specifiche misure di sicurezza (es. contro accessi abusivi alle immagini).

Per alcuni sistemi sarà comunque necessaria la verifica preliminare da parte de Garante.

Sistemi intelligenti: per i sistemi di videosorveglianza così detti “intelligenti”, dotati di software che permettono l’associazione di immagini a dati biometrici (es. “riconoscimento facciale”) o in grado, ad esempio, di riprendere e registrare automaticamente comportamenti o eventi anomali e segnalarli, sarà obbligatoria la verifica preliminare del Garante.

Violazioni al codice della strada: sarà obbligatorio segnalare con appositi cartelli i sistemi elettronici di rilevamento delle infrazioni.

Le telecamere dovranno riprendere solo la targa del veicolo (non il conducente, passeggeri o eventuali pedoni).

Le fotografie o i video, attestanti l’eventuale infrazione, non dovranno essere inviati al domicilio dell’intestatario del veicolo.

Deposito rifiuti: sarà possibile utilizzare telecamere per controllare discariche di sostanze pericolose e “eco piazzole”, per monitorare le modalità del loro uso, la tipologia dei rifiuti scaricati e l’orario di deposito.

Luoghi di lavoro: le telecamere potranno essere installate solo nel rispetto dello norme in materia di lavoro (vedi Cass., Sent. n. 20722/10 vedi newsletter SELF n. 6/10).

Sarà comunque vietato il controllo a distanza dei lavoratori, sia all’interno degli edifici, sia in altri luoghi di prestazione del lavoro (es. cantieri, veicoli).

Ospedali e luoghi di cura: Non sarà possibile diffondere immagini di persone malate mediante monitor, quando questi siano collocati in locali accessibili al pubblico.

Sarà possibile soltanto, nei casi indispensabili, il monitoraggio da parte del personale sanitario dei pazienti ricoverati in particolari reparti (es. rianimazione), ma l’accesso alle immagini dovrà essere consentito solo al personale autorizzato e ai familiari dei ricoverati.

Istituti scolastici: sarà ammessa l’installazione di sistemi di videosorveglianza per la tutela contro gli atti vandalici, con riprese delimitate alle sole aree interessate e solo negli orari di chiusura.

Taxi: le telecamere non dovranno riprendere in modo stabile la postazione di guida e la loro presenza dovrà comunque essere segnalata con appositi contrassegni.

Trasporto pubblico: sarò lecito installare su mezzi di trasporto pubblico e presso le fermate videocamere, ma rispettando limiti precisi (es. angolo visuale circoscritto, riprese senza l’uso di zoom).

Webcam: sarà possibile utilizzare webcam ma soltanto a scopo turistico e la ripresa delle immagini dovrà avvenire con modalità che non rendano identificabili le persone.

Tutela delle persone e della proprietà: potranno essere installate telecamere contro possibili aggressioni, furti, rapine, danneggiamenti, atti di vandalismo, prevenzione incendi e sicurezza nei luoghi di lavoro, ma sempre sulla base delle prescrizioni indicate dal Garante.

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