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Affidamento servizi postali: illegittima la riserva a Poste Italiane


Le p.a. devono affidare i servizi postali, compresi quelli di recapito delle raccomandate a/r, tramite procedure ad evidenza pubblica.

La normativa vigente consente, infatti, l’affidamento diretto a Poste Italiane solo per le notifiche a mezzo posta degli atti giudiziari e delle violazioni del codice della strada.

Questo quanto chiarito dall’Autorità della concorrenza e del mercato nel parere n. AS1277 del 13 maggio 2016.

Nel caso di specie un ente aveva disposto l’affidamento, tramite ricorso al mercato elettronico, dei servizi di stampa e imbustamento di invii da recapitare, attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno, tramite Poste Italiane S.p.a.

In altri termini l’ente aveva messo a gara esclusivamente i servizi di stampa e imbustamento, affidando il servizio di recapito delle raccomandate in esclusiva a Poste Italiane.

Come evidenziato dall’Autorità, tale comportamento, oltre a non garantire la concorrenza per il mercato, in quanto non consente ad operatori postali alternativi a Poste Italiane di aggiudicarsi il servizio postale di recapito, conferisce a Poste Italiane un ingiusto vantaggio concorrenziale.

Il mercato interno dei servizi postali è stato aperto alla concorrenza grazie ad un graduale processo di liberalizzazione che è stato avviato dal legislatore comunitario e che ha portato, in conformità a quanto stabilito dalla terza direttiva postale, alla rimozione del monopolio di Poste a partire dal 1° gennaio 2010.

A Poste, quale fornitore del servizio universale, è possibile affidare direttamente (fino al 30 aprile 2026) esclusivamente i seguenti servizi:

a)      i servizi inerenti le notificazioni di atti a mezzo posta e di comunicazioni a mezzo posta connesse con la notificazione di atti giudiziari di cui alla legge 890/1982;

b)      i servizi inerenti le notificazioni a mezzo posta di cui all’art. 201 del d.lgs. 285/1992

Al contrario, i servizi di recapito non più in riserva, compresi quelli rientranti nell’ambito del servizio universale, devono essere affidati tramite procedure di selezione del contraente basate su principi di evidenza pubblica (in tal senso, Anac, determinazione 3/2014 concernente “Linee guida per l’affidamento degli appalti pubblici di servizi postali”).


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