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Appalti: possibile sostituire l’impresa ausiliaria cha ha perso i requisiti?


Il Consiglio di Stato, con l’ordinanza n. 1522 del 15 aprile 2016, ha chiesto l’intervento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea affinché sia chiarito se l’impresa ausiliaria indicata in sede di gara che abbia perduto o abbia visto ridurre i requisiti di partecipazione possa essere sostituita con altra impresa.

Come evidenziato dai giudici amministrativi, l’articolo 63 della Direttiva 2014/24/UE sugli appalti pubblici prevede che “L’amministrazione aggiudicatrice impone che l’operatore economico sostituisca un soggetto che non soddisfa un pertinente criterio di selezione o per il quale sussistono motivi obbligatori di esclusione. L’amministrazione aggiudicatrice può imporre o essere obbligata dallo Stato membro a imporre che l’operatore economico sostituisca un soggetto per il quale sussistono motivi non obbligatori di esclusione”.

Tale disposizione ha introdotto il nuovo istituto della regolarizzazione del terzo ausiliario (finora sconosciuto sia alla normativa nazionale che a quella europea) che, in luogo dell’esclusione dell’impresa ausiliata, prevede una sorta di sostituzione dell’impresa ausiliaria inadempiente con un terzo operatore economico in possesso del requisito, cioè un nuovo ausiliario, con conseguente salvataggio dell’impresa ausiliata.

Sempre in tema di avvalimento, alcune interessanti precisazioni sono state fornite dalla Corte di Giustizia europea con la recente sentenza del 7 aprile 2016, C-324/14 che, dopo aver ribadito la generalità dell’istituto e della relativa applicabilità, ha precisato che l’esercizio di tale diritto può essere limitato, in circostanze particolari, tenuto conto dell’oggetto dell’appalto e delle finalità dello stesso.

È quanto avviene, in particolare, quando le capacità di cui dispone un soggetto terzo, e che sono necessarie all’esecuzione dell’appalto, non sono trasmissibili al candidato o all’offerente, di modo che quest’ultimo può avvalersi di dette capacità solo se il soggetto terzo partecipa direttamente e personalmente all’esecuzione di tale appalto (si pensi, ad esempio, alla certificazione di qualità).

Il Nuovo Codice degli appalti pubblici e gli istituti più innovativi introdotti dalle disposizioni che recepiscono le Direttive comunitarie in materia di appalti e concessioni saranno approfonditi nel seminario di sudi “Nuovo Codice Appalti: le novità punto per punto” in programma a Firenze il 17 maggio 2016.

 


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