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Appalti di pulizia nelle scuole: illegittime le proroghe ex lege secondo l’Anac


L’Anac ha inviato ai presidenti di Camera e Senato e al ministro del Lavoro un atto di segnalazione contenente alcune osservazioni in ordine agli interventi normativi che prevedono il ricorso all’istituto giuridico della proroga per l’affidamento dei servizi di pulizia, servizi ausiliari e gli interventi di mantenimento del decoro e delle funzionalità degli immobili adibiti a sede delle istituzioni scolastiche e educative.

In materia di affidamento della gestione dei servizi di pulizia, il legislatore è, da ultimo, intervenuto con la legge 107/2015 prevedendo la proroga al 31 luglio 2016 per le scuole situate nelle Regioni in cui ancora non è attiva una convenzione-quadro Consip.

Tale scelta, se da un lato scaturisce dall’obiettivo di salvaguardare le prerogative dei soggetti impegnati in progetti di lavoro socialmente utili (LSU), dall’altro sottrae al libero confronto concorrenziale commesse pubbliche, anche di rilevanza comunitaria, incidendo negativamente sul principio di economicità, in quanto vincola le stazioni appaltanti a fruire di prestazioni contrattuali non necessariamente in linea con le migliori condizioni economiche che il mercato può offrire.

L’Autorità ha quindi segnalato la necessità di un intervento urgente affinché la gestione dei servizi sia ricondotta nell’alveo delle ordinarie procedure di affidamento previste dal Codice sei contratti.

 


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