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Società partecipate: problematiche aperte in attesa dell’approvazione definitiva dei testi unici


Prosegue l’iter di riforma delle società partecipate e dei servizi pubblici locali, attualmente in fase consultiva, in attesa del parere del Consiglio di stato sui due testi e dell’esame in Conferenza unificata.

Restano aperte alcune questioni, che potranno essere oggetto di eventuali correttivi, in parte conseguenti all’allungamento dei tempi per l’approvazione definitiva dei provvedimenti che fanno ipotizzare al mese di giugno la possibile pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Una prima problematica riguarda uno dei punti revisione, fondamentali nell’ottica del taglio al numero delle società partecipate, ossia il piano di razionalizzazione.

Il nuovo testo unico prevede un piano straordinario per avviare, a seguito di una generale ricognizione, la riduzione delle partecipazioni e quello ordinario, annuale, al fine di predisporre il riassetto delle partecipazioni per la razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione delle stesse.

Per l’anno in corso, secondo il testo approvato in consiglio dei ministri andrebbero attuati entrambi, con il rischio di un inutile accavallamento di adempimenti dovuto ai tempi di approvazione della riforma.

Infatti, come detto, se la riforma dovesse vedere la luce nel mese di giugno, ciò comporterebbe la scadenza a dicembre dei termini (sei mesi dall’entrata in vigore) per il piano straordinario, contestualmente alla scadenza per il piano ordinario, che andrebbe rinviato all’anno successivo per avere un meccanismo più logico.

Sulle conseguenze della razionalizzazione delle partecipate, dubbi restano anche circa la gestione del relativo personale.

In primo luogo sul fronte della gestione degli esuberi delle controllate sulla falsariga del sistema attuato per il ricollocamento dei dipendenti delle Province.

Altro aspetto riguarda poi il possibile rientro nelle Pa dei dipendenti esternalizzati, ad oggi in assenza di una soluzione in merito agli elevatissimi costi per la ricongiunzione dei contributi per l’eventuale passaggio da Inps a ex Inpdap.

Si segnala il ns. seminario di studi “Partecipate: cosa cambia col Decreto di Riforma Madia” in programma il 10 giugno 2016 a Firenze


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