Un sindaco ha chiesto un parere in merito alla possibilità di procedere alla modifica della delibera contenente la commisurazione della TARI, in quanto la stessa ha erroneamente omesso di considerare i maggiori oneri della gestione, regolarmente evidenziati dal soggetto gestore.
L’ente ha chiesto inoltre se siano ammissibili analoghe incrementali delle delibere, già approvate, relative ai tributi di competenza comunale (ad es. aumento addizionale IRPEF).
I magistrati contabili del Lazio, con la deliberazione 175/2015, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 26 novembre, hanno evidenziato che nessuna variazione a tariffarie ed aliquote tributarie può essere varata oltre i termini di cui all’articolo 169 della legge 296/2006 (ovvero entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione) se non espressamente consentita per legge.
Tuttavia, rimane comunque impregiudicata la facoltà dell’ente di ritirare i provvedimenti in regime di autotutela, con produzione degli effetti di reviviscenza delle aliquote e tariffe dell’esercizio precedente ex articolo 1, comma 169, della legge 296/2006.
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CC Sez. controllo Lazio del. n. 175-15