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Piano anticorruzione: forniti chiarimenti dall’Anac


L’Anac, con un Comunicato del 13 luglio 2015, ha fornito indicazioni in merito all’obbligo di aggiornamento annuale del Piano triennale per la prevenzione della corruzione (P.T.P.C.) da parte delle p.a. e degli organismi partecipati.

L’Autorità ha ricordato che il piano, in quanto atto programmatorio, non costituisce un insieme astratto di previsioni e misure, ma deve dare indicazioni in merito alla loro concreta attuazione in modo coordinato rispetto al contenuto di tutti gli altri strumenti di programmazione presenti nell’amministrazione e, innanzi tutto, rispetto al Piano della Performance (P.P.), col quale deve essere realizzato un collegamento effettivo e puntuale.

Anche il piano anticorruzione infatti è uno strumento dinamico, che si evolve e modifica insieme alla struttura amministrativa.

Il Piano deve contenere le schede di programmazione delle misure di prevenzione utili a ridurre la probabilità che il rischio si verifichi, in riferimento a ciascuna area di rischio, con indicazione per ciascuna misura degli obiettivi, della tempistica, dei responsabili, degli indicatori e delle modalità di verifica dell’attuazione; deve individuare le priorità di trattamento e deve dar conto degli esiti di verifiche e controlli effettuati (in particolare in relazione alle cause di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi, alla formazione di commissioni, alla assegnazione di uffici, allo stato di applicazione del Codice di comportamento).

Il Piano deve inoltre quantificare le ore/giornate dedicate alla formazione in tema di anticorruzione, nonché indicare il numero di incarichi e aree oggetto di rotazione (per dirigenti e funzionari aree a rischio).

L’attività di monitoraggio e di controllo sullo stato di attuazione delle misure di prevenzione previste dal Piano sono azioni fondamentali per la concreta realizzazione di quanto previsto dalla legge n. 190/2012.

Quanto alle modalità di aggiornamento, gli enti potranno approvare un piano che sostituisca in toto il precedente ovvero approvare un aggiornamento annuale che rinvii, per le parti immutate, al quello precedente.

Elemento di sicura attenzione, in occasione dell’aggiornamento, è la relazione annuale del R.P.C. i cui contenuti vanno adeguatamente considerati nel P.T.P.C..

L’Anac ha ricordato che il piano 2015-2017 e quelli precedenti devono essere pubblicati nell’apposita sezione di “amministrazione trasparente”.

Quanto al PTPC da approvarsi entro il 31 gennaio 2016, con validità 2016-2018, le amministrazioni si dovranno attenere ai nuovi indirizzi del PNA 2015, che l’Autorità approverà entro il mese di ottobre del corrente anno.

 


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