La sezione regionale di controllo della Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna, con deliberazione 94/2014 ha rimesso alla sezione Autonomie una questione di massima in merito alla possibilità per il comune di imputare a carico del bilancio il pagamento del canone di locazione per un immobile di proprietà privata destinato ad essere adibito a caserma dell’Arma dei Carabinieri.
I magistrati contabili della Sezione delle Autonomie, con la deliberazione 16/2014, pubblicata sul sito il 12 giugno, hanno ricordato che la materia dell’ordine pubblico e della sicurezza risulta, ai sensi dell’articolo 117, comma 2, lett. h) della Costituzione, chiaramente intestata, in via esclusiva, allo Stato e che, quindi, i relativi oneri finanziari ricadono direttamente sul bilancio statale e specificatamente sullo stato di previsione della spesa del Ministero.
Tuttavia, la nuova formulazione dell’articolo 118 della Costituzione, prevede che la legge statale possa disciplinare forme di coordinamento fra Stato e Regioni in materia di ordine pubblico e sicurezza, in vista del potenziamento della sicurezza a livello locale.
Inoltre, l’articolo 14 del d.lgs. 267/2000 prevede la possibilità che la legge affidi ai Comuni eventuali ulteriori funzioni amministrative per servizi di competenza statale, assicurando, al contempo, le risorse necessarie e regolando i relativi rapporti finanziari.
Con la disposizione di cui all’articolo 1, comma 439, della legge 296/2006 (legge finanziaria per il 2007) il legislatore ha previsto, per la realizzazione di programmi straordinari di incremento dei servizi di polizia, di soccorso tecnico urgente ed in generale per la sicurezza dei cittadini, la possibilità di stipula di convenzioni fra il Ministro dell’interno e per sua delega, i Prefetti e gli enti territoriali.
Secondo i magistrati contabili, tuttavia, il pagamento del canone di locazione, anche in considerazione del carattere non episodico della contribuzione, non rientra nell’ambito degli strumenti di concertazione interistituzionale.