Ministero dell’Interno, Circolare n. 13/11
di Dionisia Foscarini
Il Ministero dell’Interno, con la circolare in commento ha fornito ulteriori istruzioni in materia di pubblicazioni di matrimonio e affissioni relative alle istanze di modifica del nome e del cognome da parte dei comuni sui propri siti istituzionali.
La Circolare in commento evidenzia come la pubblicazione degli atti amministrativi sopra citati, debba essere munita di firma digitale.
Detto procedimento di pubblicazione, che rimane indipendente rispetto alla consegna del documento originale al Funzionario competente, è diretto a dare pubblica conoscenza e valore legale agli atti e ai provvedimenti indicati per Legge, e allo stesso tempo attesta la conformità di quanto pubblicato telematicamente con il documento depositato in originale, l’autorevolezza dell’ente emanatore, l’autenticità e la validità giuridica.
A tal proposito il Ministero dell’Interno ha richiamato il provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali del 24 giugno 2010, secondo il quale le Amministrazioni comunali che provvedono all’immissione telematica degli atti sull’albo pretorio devono farlo “con un formato e con modalità tali da non consentirne la modificazione da parte degli utenti di rete”.
Ai fini dell’individuazione del soggetto che dovrà apporre la firma digitale, la Circolare in commento ha richiamato la direttiva n. 8/09 del Ministro per la Pubblica Amministrazione, secondo la quale le Amministrazioni devono indicare “uno o più responsabili del procedimento di pubblicazione di contenuti sui siti internet di propria competenza”.
Pertanto ciascun Comune dovrà scegliere il responsabile del procedimento relativamente ad una o entrambe le ipotesi di pubblicazione on-line, che dovrà apporre la firma digitale.
Data la specificità della materia dello stato civile, la Circolare in commento suggerisce la scelta dell’Ufficiale di stato civile quale responsabile del procedimento di pubblicazione sul sito istituzionale di detti avvisi in attesa che la firma digitale potrà essere sostituita con la firma elettronica qualificata, prevista dall’art. 71 del Dlgs. n. 82/05.